Lo Sciopero Nazionale degli Autoferrotranvieri-Internavigatori del 14 gennaio ha registrato
un’altissima percentuale di adesione da parte di tutte le lavoratrici e i lavoratori del TPL, toccando
punte del 100%, e rappresenta il chiarissimo segnale di un’insofferenza non più sostenibile
determinata dalla durissima situazione emergenziale in cui operano e dai gravissimi effetti sul
salario (vedi problema reperimento di figure professionalizzate come gli autisti) causati dal
mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scaduto da oltre quattro anni.
Le lavoratrici e i lavoratori del TPL e le loro famiglie meritano rispetto e hanno il sacrosanto
diritto di ottenere l’adeguamento del salario e il riconoscimento della propria professionalità.
Nonostante la pandemia, ormai alla quarta ondata, che non ha fatto altro che incancrenire le criticità
che caratterizzano il settore da tempo, gli Autoferrotranvieri-Internavigatori hanno continuato a
svolgere diligentemente il proprio servizio per la cittadinanza nonostante le rischiose e disagevoli
condizioni di lavoro, con senso di responsabilità̀, spesso mettendo a rischio anche la propria
sicurezza, per garantire il diritto alla mobilità degli stessi cittadini.
Le Organizzazioni Sindacali hanno sempre cercato di avviare un confronto serio e responsabile con
le Associazioni Datoriali Asstra, Agens e Anav che, nonostante le cospicue risorse passate e future
destinate al settore e il percorso individuato con l’accordo del 17 giugno scorso, secondo il quale si
sarebbe dovuti giungere al rinnovo entro il 30 novembre 2021, hanno perseverato nel proprio
atteggiamento dilatorio e pretestuoso senza mostrare alcuna forma di rispetto per la categoria, che
muove le aziende che rappresentano.
Le Segreterie Nazionali, oltre all’avvio della mobilitazione nazionale, hanno provveduto a
coinvolgere le Istituzioni interessate partendo dal Ministero dei Trasporti e della Mobilità
Sostenibili al fine di vincolare una parte delle risorse destinate al settore per il rinnovo del CCNL.
Ad oggi le Aziende del TPL, rappresentate da Asstra, Agens e Anav, continuano a manifestare
indifferenza nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno garantiscono il proprio
impegno, contribuendo a fornire un servizio essenziale ai cittadini attraverso i contratti di servizio,
che gli Enti pubblici affidano alle stesse Imprese, e le Associazioni Datoriali non hanno fatto neanche
lo sforzo di procedere ad una mera convocazione, segno evidente della loro volontà di rinviare
quanto più possibile la soluzione della controversia e il confronto per il rinnovo del CCNL.
A fronte di una tale mancanza di rispetto con la finalità di chiudere al più presto la vertenza
rinnovando il CCNL, le Segreterie Nazionali hanno proclamato in data odierna una seconda azione
di sciopero nazionale di 24 ore per il giorno 25 febbraio 2022 di tutte le lavoratrici e i lavoratori
Autoferrotranvieri – Internavigatori (Mobilità TPL).
Roma, 19 gennaio 2022 Le Segreterie Nazionali
COMUNICATO UNITARIO FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL, UGL