Mantova, primo trimestre 2024: il 79% dei nuovi avviamenti è precario

MANTOVA – I dati sul lavoro del primo trimestre del 2024, riportati dal portale Sistal di Regione Lombardia, evidenziano una diminuzione degli avviamenti rispetto al primo trimestre del 2023 (-2,3%). I nuovi avviamenti sono per il 79% riconducibili al campo dei contratti instabili (tempo determinato e somministrazione), in crescita dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Diminuiscono del 14,8% i contratti stabili (tempo indeterminato e apprendistato).

Nel dettaglio notiamo che gli avviamenti sono passati da 18495 a 18073. Di questi 14266 sono riconducibili all’area del precariato: 11655 a tempo determinato e 2452 in somministrazione (+14,6% rispetto al primo trimestre 2023). Per quanto riguarda il campo dei contratti stabili questi sono passati da 4467 a 3807 e, in particolare, i contratti a tempo determinato sono 3281 contro i 3856 dell’anno precedente (-14,9%).

Dice Daniele Soffiati, Segretario generale della Cgil di Mantova: “I dati che delineano un’occupazione in ripresa si scontrano, come da tempo evidenziamo, con il fatto che si tratta di contratti perlopiù instabili che non favoriscono chi, come i giovani, voglia fare progetti di vita a medio e lungo termine. Una tendenza non solo locale, ma regionale e nazionale. Il problema della precarietà e delle leggi che in questi anni ha permesso che ci possano essere lavori che durano anche soltanto un giorno, se non qualche ora, rappresentano un problema grave dal punto di vista lavorativo e sociale. Un ostacolo, a tutti gli effetti, che ha ripercussioni anche dal punto di vista sociale, oltre che economico, e anche demografico”. 

Aggiunge Soffiati: “senza un lavoro stabile è molto complicato pensare di mettere su famiglia, comprare una casa, perché non si riesce a programmare il futuro e ci si ferma ai beni di prima necessità, navigando a vista. Per contrastare questa tendenza e favorire un lavoro sempre più stabile, tutelato, sicuro e ben retribuito la Cgil in queste settimane sta raccogliendo le firme per quattro quesiti referendari sul lavoro”.

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