Turismo e ristorazione settori più colpiti da irregolarità in Italia. Sottoscritta, intanto, ipotesi rinnovo contratto pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e turismo.

MANTOVA – Sono i settori del turismo e della ristorazione quelli più colpiti da irregolarità contrattuali. A dirlo i dati  recentemente pubblicati nel report annuale di vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che evidenziano come in Italia siano proprio i comparti del turismo e della ristorazione quelli con la percentuale più elevata di irregolarità riscontrate rispetto alle ispezioni effettuate. In Lombardia nel 66% delle ispezioni definite dall’Ispettorato di sono riscontrate irregolarità, percentuale che sale quasi al 70% nel settore del turismo e della ristorazione.
“Nei nostri uffici – spiega David Gabbrielli, segretario generale della Filcams Cgil di Mantova – riceviamo frequentemente lavoratori del comparto del turismo e della ristorazione che ci sottopongono problematiche legate ai contratti. Si tratta di un settore in crescita in cui esiste molto lavoro sommerso, part time spesso involontari e situazioni di lavoratori sottopagati e sotto inquadrati. Come confermano anche i dati pubblicati recentemente nel Rapporto Annuale di Vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro”.
Intanto, dopo una lunga trattativa, è stata siglata lo scorso 5 giugno a Roma l’ipotesi di rinnovo del Contratto Nazionale per i dipendenti di aziende dei settori pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e turismo. Il contratto è stato rinnovato anche nell’ottica di contrastare le numerose irregolarità evidenziate anche nel report dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
L’ipotesi di rinnovo è stata raggiunta al termine di una trattativa complicata arrivata dopo numerose iniziative di mobilitazione e scioperi che ha visto uscire dalla contrattazione importanti aziende legate alle associazioni datoriali Anir ed Angem, mentre l’intesa è stata raggiunta fra i sindacati di categoria confederali e le associazioni datoriali Fipe Confcommercio, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi. L’intesa, fra le altre cose, definisce un aumento contrattuale a regime di 200 euro al quarto livello, da riparametrare per gli altri. Previsto anche l’aumento di 3 euro del contributo per l’assistenza sanitaria integrativa a carico delle aziende. Significativi interventi anche sulle politiche di genere con l’inserimento, per la prima volta nell’articolato normativo, delle misure di contrasto alle molestie e violenze nei luoghi di lavoro.
“Siamo soddisfatti – spiega David Gabbrielli, Segretario Generale della Filcams Cgil di Mantova – per la firma dell’ipotesi di rinnovo del Contratto arrivata dopo lunga trattativa durata oltre un anno e mezzo. Quest’ipotesi dà risposte economiche ai lavoratori, ma anche risposte normative importanti. Purtroppo siamo riusciti a sottoscrivere il rinnovo solo con una parte delle aziende della ristorazione perché quelle aderenti ad Anir e Angem sono uscite dalla trattativa. Rimane, quindi, preoccupazione per i lavoratori legati a queste aziende. Ora l’ipotesi di rinnovo verrà sottoposta alle assemblee dei lavoratori e se passerà diventerà effettiva. Il nostro lavoro va avanti perché l’obiettivo è di riportare le aziende che non l’hanno non sottoscritto a sottoscriverlo”.

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