MANTOVA – Sono state circa 3mila le persone ricevute nel 2023 dall’Ufficio Migranti della Cgil di Mantova. Le richieste degli utenti riguardano, in particolare, le procedure per ottenere il permesso di soggiorno, ma anche i ricongiungimenti familiari, l’esecuzione dei test di lingua italiana e una consulenza in materia di immigrazione in generale e al fine di ottenere la cittadinanza italiana. Un flusso elevato, e in crescita stando ai primi dati del 2024, che conferma come il servizio diffuso su tutto il territorio provinciale rappresenti per i migranti un punto di riferimento, nonostante negli ultimi anni siano sempre più frequenti le attivazioni di sportelli e agenzie di intermediazione “rispetto alle quali – spiegano Mauro Mantovanelli e Veronica Rossi, rispettivamente segretario della Cgil di Mantova con delega ai migranti e responsabile dell’Ufficio che svolge la propria attività all’interno dei servizi offerti dal Patronato Inca – chiediamo di prestare molta attenzione e verificare che abbiano tutte le certificazioni per operare, le competenze e la trasparenza. Questo perché il nostro ufficio fornisce gratuitamente i servizi per i migranti, mentre potrebbe succedere che in altre realtà non sia così”.
Proprio per andare incontro a un’utenza sempre maggiore, come dimostrano i numeri, e a richieste di documenti importantissimi per poter vivere nel nostro Paese, l’Ufficio di via Altobelli sta predisponendo una comunicazione multilingue dei servizi offerti ai migranti, delle sedi presenti sul territorio e dei contatti, specificando anche la gratuità delle prestazioni e il fatto che possono essere erogate in tempo reale e senza appuntamento. Sul sito della Cgil di Mantova, sui canali social e fisicamente nelle sedi dislocate sul territorio e nelle bacheche sindacali troveranno spazio i volantini informativi in lingua italiana, in inglese, in francese, in punjabi, arabo e albanese. “Abbiamo pensato – aggiungono Rossi e Mantovanelli – di fornire le informazioni e le caratteristiche dei nostri servizi nelle lingue principalmente parlate dai cittadini stranieri presenti sul nostro territorio, in modo da essere il più chiari e trasparenti possibile. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di documenti imprescindibili per queste persone. Documenti necessari per lavorare, versare i contributi, ricevere assistenza sanitaria e anche per avere una casa in cui vivere”.
Come specificano dalla sede di via Altobelli le principali richieste riguardano il rilascio, il rinnovo e l’aggiornamento dei permessi di soggiorno (oltre 1300 pratiche nel 2023), mentre il resto delle pratiche è per ricongiungimenti familiari e le richieste dei test di lingua italiana livello A.2. “Come Ufficio migranti della Cgil – evidenzia Veronica Rossi – eseguiamo le pratiche nei tempi previsti fornendo un servizio puntuale, anche senza appuntamento e gratuitamente. I tempi di evasione delle pratiche, però, non dipendono da noi ma dagli enti preposti. Si pensi che, ancora oggi, per un rilascio di un permesso di soggiorno da parte della Questura servono, mediamente, fra i 15 e i 18 mesi”. “Tempi inaccettabili – aggiunge Mantovanelli – generati dalla Legge Bossi-Fini che alimenta questi ritardi. Deve essere chiaro che questi documenti hanno effetti sulla vita delle persone, sul loro lavoro, sulla loro salute e sulla possibilità e il diritto di avere una casa”.
(articolo pubblicato sulla Gazzetta di Mantova del 4/11/2024)