MANTOVA – L’8 novembre 2024, in tutta Italia, i lavoratori e le lavoratrici del settore del trasporto pubblico locale (TPL) si asterranno dal lavoro per 24 ore, senza garantire le tradizionali fasce di garanzia. Lo sciopero è stato indetto dalle organizzazioni sindacali nazionali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal e Ugl) con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e le aziende su questioni urgenti come la carenza di personale, la sicurezza e le retribuzioni, che incidono sulla qualità del servizio e sulle condizioni lavorative di migliaia di persone.
Questa mobilitazione nasce dall’esigenza di sollecitare il rinnovo del contratto nazionale e promuovere una riforma strutturale del settore, mirando a garantire un servizio pubblico di qualità, accessibile e sostenibile. Le problematiche denunciate dai sindacati includono: mancanza di risorse adeguate, precarietà delle condizioni di sicurezza, inflazione che erode i salari e una carenza cronica di personale, stimata attorno al 10-15% del totale necessario, con oltre 10.000 autisti mancanti.
Per quanto riguarda il territorio mantovano lo sciopero coinvolgerà Apam, che gestisce il trasporto pubblico locale, e Aster.
Dopo l’incontro fra Apam e i sindacati del 22 ottobre scorso si è stabilito che lo sciopero prevede l’astensione dal lavoro dalle ore 00:00 alle 24:00, con possibile impatto su tutto il servizio di trasporto pubblico locale. Sono stato individuati i servizi “assolutamente indispensabili” che dovranno essere garantiti:
– servizi di trasporto disabili e trasporti scolastici per l’intera giornata.
– Servizi di linea urbana ed extraurbana assicurati all’interno delle fasce di garanzia con l’utilizzo del 30% del personale viaggiante calcolato sulla base del numero di turni programmati nelle fasce di garanzia.
– Dopo valutazione congiunta sono stati individuati come servizi minimi indispensabili 22 turni urbani e 45 extraurbani.
Aster, società in house del Comune di Mantova, garantirà i servizi pubblici essenziali per l’intera giornata.
“Si tratta, storicamente, della terza volta che questa modalità di sciopero viene adottata – spiegano Enzo Garaboldi e Sandro Anteini, segretari della Filt Cgil di Mantova – con tutti i disagi che ne conseguiranno per i cittadini. Ne siamo consapevoli, ma la situazione è gravissima e il governo sembra non rendersene conto come dimostra l’assenza del ministero al tavolo delle trattative. Mancano fondi per il mantenimento del servizio e per il rinnovo del contratto e le risorse messe a disposizione sono ampiamente insufficienti. “
Rispetto agli altri scioperi circolerà solo il 30% dei mezzi.
Per maggiori informazioni sullo sciopero e sulle modalità di interruzione del servizio a Mantova e provincia, è possibile consultare il sito ufficiale di APAM o contattare i canali informativi dell’azienda.