Quando il linguaggio discrimina la donna, la lezione di Eleonora Pinzuti

MANTOVA – Donna e libertà, la parola è libertà – Combattere le discriminazioni di genere attraverso l’uso corretto del linguaggio”
Molto interessante, coinvolgente e partecipato, oltre che attuale visto che da poco è passato l’8 marzo (Giornata Internazionale per i diritti della donna), l’incontro andato in scena venerdì 10 marzo in sala Motta (Camera del Lavoro di Mantova) sul linguaggio di genere con Eleonora Pinzuti.
“La lingua – ha detto tra le altre cose l’esperta di linguaggio e comunicazione – laddove non rappresenti il femminile opaca e cancella il ruolo professionale della donna. Non voler valorizzare la professione femminile con declinazione del sostantivo, avvocata o architetta per esempio, vuol dire opacare il percorso professionale e formativo che le donne stanno facendo con tanta fatica e che riverbera la loro professionalità, la loro capacità e il loro diritto a essere nel mondo non solo riproduttivo, ma produttivo tout court”.
“si crede erroneamente – ha aggiunto – il linguaggio al maschile sia valorizzante ma è solo virilizzante andando a sottolineare come ciò che è femminile è deteriore. Molte donne percepiscono la femminilizzazione sostantivale come deteriore perché purtroppo danno valore superiore al maschile e hanno introiettato il disvalore della femminilità”.

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