Cooperazione alimentare, firmata ipotesi di rinnovo del CCNL: aumento salariale, welfare e riduzione orario di lavoro

MANTOVA – Un aumento salariale di 280 euro, una riduzione dell’orario di lavoro, 5,5 euro mensili in più per il welfare, lotta alla violenza di genere e maggiore formazione e sicurezza. Sono questi, in sintesi, gli importanti risultati contenuti nell’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL Cooperazione alimentare 2023-2027. Ipotesi siglata nella tarda serata di martedì 14 maggio dopo una lunga e intesa trattativa da Fai-Cisl, Flai Cgil e Uila-Uil. “Si tratta di un accordo molto importante – spiega Ivan Papazzoni segretario della Flai Cgil di Mantova presente a Roma insieme alla delegata Erika Bertani – per i risultati ottenuti in termini di salario, welfare, formazione e sicurezza. Un contratto che interessa la quasi totalità delle latterie e dei caseifici della provincia di Mantova, l’unica con la doppia produzione di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. A essere interessate, per fare un esempio concreto, sono due delle aziende più importanti del territorio e del settore come la latteria sociale di Mantova e il Consorzio Latterie Virgilio”.
L’IPOTESI DI RINNOVO NEL DETTAGLIO
Dal punto di vista salariale, l’incremento concordato, a regime, è pari a 280 euro, a parametro 137, tra Trattamento economico minimo (214 euro) e Incremento Aggiuntivo della retribuzione (66 euro).
Già nei primi 14 mesi di applicazione contrattuale lavoratrici e lavoratori percepiranno un aumento di 170 euro, il 60% dell’aumento totale previsto. Il montante complessivo è di 10.236 euro, che garantisce, nell’arco della vigenza contrattuale, un’adeguata tutela del potere di acquisto.
Il welfare contrattuale è stato incrementato di 5,5 euro mensili per ogni lavoratore. Verranno migliorate le prestazioni del fondo sanitario e verrà attivata una copertura assicurativa per il rischio morte. Ci saranno misure di sostegno per le vittime di violenza di genere e risorse per promuovere la formazione aziendale, la salute e sicurezza e avviare collaborazioni con gli ITS.
Per il fondo di previdenza complementare, Previdenza Cooperativa, il contributo a carico delle aziende è stato innalzato all’1,5% (+0,3%).
Importanti anche le novità introdotte dal punto di vista normativo. Dopo quasi due decenni si è intervenuti sulla riduzione dell’orario di lavoro: a partire dal 1° gennaio 2026 coloro che lavorano su 18 e 21 turni avranno una riduzione di 4 ore a cui si aggiungeranno altre 4 ore l’anno successivo, mentre dal 1° gennaio 2027 la ulteriore riduzione di 4 ore si applicherà a tutti i lavoratori e le lavoratrici.
Inoltre, è previsto l’ulteriore impegno a definire future intese a livello aziendale con le Rsu per ulteriori riduzioni dell’orario di lavoro in caso di investimenti tecnologici che potrebbero impattare su produttività e occupazione.
Significativo l’intervento fatto anche in tema di mercato del lavoro: stata, tra l’altro, dimezzata la percentuale complessiva massima, che passa dal 50% al 25%, di contratti a termine, in somministrazione e in staff leasing che possono essere attivati rispetto ai contratti a tempo indeterminato. Una scelta che va nella direzione di promuovere tipologie contrattuali stabili.
Importante, per favorire la conciliazione tra vita e lavoro, vengono retribuite le ore per l’inserimento al nido, che potranno essere fruite fino alla scuola dell’infanzia, e incrementate quelle per la cura dei genitori anziani, mentre alle vittime di violenza di genere è stato riconosciuto il diritto al trasferimento in altra unità produttiva.
Il sistema di classificazione sarà revisionato attraverso i lavori della Commissione paritetica tecnica per l’aggiornamento delle declaratorie, che partiranno nel 2024.
Ulteriori interventi di rafforzamento sono stati fatti in materia di formazione, salute e sicurezza, comunità di sito.
Nei prossimi giorni sarà avviata la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori per l’approvazione dell’intesa raggiunta.

Precedente

Prossimo