Bertolaso ai sottoscrittori della petizione che chiede ritorno al pubblico dell’ospedale e potenziamento servizi: “Sull’ospedale di Suzzara ci metto la faccia io” e annuncia proroga di gestione Kos fino a fine giugno

“Sull’ospedale di Suzzara ci metto la faccia io”. Con queste parole l’assessore regionale al welfare, Guido Bertolaso, ha chiuso l’incontro di questa mattina, tenutosi presso la sede dell’assessorato al welfare a Milano, con Daniele Soffiati, segretario della Cgil di Mantova, Marco Carra, consigliere regionale del Pd, Andrea Fiasconaro, segretario provinciale del Movimento Cinque Stelle e Andrea Cantoni di  Sinistra Italiana Suzzara, in rappresentanza dei soggetti che hanno promosso la petizione nella quale si chiede, tra le altre cose, un ritorno al pubblico del presidio sanitario suzzarese e un potenziamento dei servizi che, nell’arco di 20 anni di gestione privata, sono stati persi o impoveriti.

Direttamente dalle loro mani l’assessore Bertolaso ha ricevuto il documento corredato da oltre 4500 firme raccolte da quest’estate, dopo che è parso chiaro l’esperimento di gestione mista pubblico privata Asst-Kos non sarebbe proseguito. Ora all’orizzonte sembra esserci la sola offerta del gruppo privato Salus, che probabilmente subentrerà, ma non si sa quando, visti i ricorsi presentati da Kos. Per questo motivo Bertolaso ha spiegato che lunedì porterà in giunta “una richiesta di proroga – ha detto – fino alla fine di giugno dell’attuale gestione di Kos, proprio in ragione dei ricorsi in atto e dell’attuale situazione di stallo”. Rispetto all’unica offerta di gestione pervenuta, ossia quella del gruppo Salus, Bertolaso ha detto che “solo se sarà ritenuta soddisfacente e presenterà i requisiti di legge previsti allora sarà aggiudicata a Salus, altrimenti, se ci fosse anche una minima perplessità, abbiamo già pronto un piano B, condiviso con la direttrice di Asst Mantova Mara Azzi, per un ritorno a una gestione pubblica dell’ospedale”.

“L’assessore ha detto che ci mette la faccia – ha detto Daniele Soffiati – e queste parole da noi sono state prese come un impegno. Come abbiamo sempre detto in questi mesi, auspicando un ritorno al pubblico, manterremo la massima attenzione sul fronte dell’adeguatezza dei servizi che dovranno essere mantenuti e rafforzati in un ospedale che è punto riferimento per oltre 70mila cittadini”. Nella petizione si evidenzia anche il fatto che serve un ospedale pubblico che sia una struttura ospedaliera di primo livello e, a tal proposito, si richiede il potenziamento del pronto soccorso, la rianimazione, il reparto di ostetricia e ginecologia, cardiologia, il potenziamento di neuropsichiatria e dell’unità riabilitativa. Senza dimenticare il timore relativo alle garanzie occupazionali per il personale dei servizi ausiliari. Nell’ospedale, infatti, sono occupati 260 fra operatori sanitari, socio sanitari e personale amministrativo, oltre a 40 lavoratori dei servizi di mensa, pulizia e manutenzione.

“L’assessore Bertolaso – ha dichiarato Marco Carra – ha preso impegni importanti nei confronti di tutto il territorio suzzarese che ci impongono di continuare a vigilare con grande determinazione sul futuro dell’ospedale, rispetto al quale continuiamo a chiedere un suo importante potenziamento, oltre che coltivare l’aspirazione di un suo ritorno alla gestione pubblica”.

“Il Movimento Cinque Stelle – ha aggiunto Andrea Fiasconaro – ha sempre sostenuto e sostiene l’iniziativa e la raccolta firme condividendone pienamente i contenuti. Riteniamo che questa mattina sia passato chiaro il messaggio a Bertolaso: con questa raccolta firme il territorio richiede grande attenzione per il suo ospedale e chiede che non perda servizi e venga, anzi, potenziato”.

“Come Sinistra Italiana a Suzzara – ha chiuso Andrea Cantoni – siamo stati tra i primi ad auspicare un ritorno al pubblico. È importante, vista la presenza di un grande distretto metalmeccanico nel territorio, che l’ospedale non perda ulteriori servizi, in particolare il pronto soccorso”.

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