MANTOVA – “Stop aggressioni, la violenza non prende il treno”. Con questo slogan le sigle sindacali dei trasporti (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast e Orsa) dal 28 gennaio hanno messo in atto una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai viaggiatori per cercare di mettere fine alle aggressioni, verbali ma non solo, che sempre più frequentemente vedono vittima il personale ferroviario come capitreno ma anche tutto il personale di stazione front-line.
A tal proposito, lunedì 3 febbraio e martedì 4 febbraio nella stazione ferroviaria di Mantova saranno presenti i sindacalisti della Filt Cgil di Mantova per distribuire i volantini e la lettera rivolta ai viaggiatori. Nel corso delle due giornate sarà attivato anche un flash mob.
“Solo nel 2024 – si legge nella lettera rivolta ai viaggiatori – in tutte le Imprese Ferroviarie, si sono registrati oltre 800 episodi violenti ai danni del personale che lavora in treno o in stazione: senza contare le minacce, gli sputi e gli insulti, che spesso sfuggono alle statistiche. Amiamo il nostro lavoro ma purtroppo, alcuni e alcune di noi, soltanto per controllare un biglietto o fare rispettare le regole di viaggio, sono finiti in ospedale. Gli atti di violenza non solo mettono a rischio la sicurezza di chi lavora, ma danneggiano anche chi quotidianamente utilizza il treno”.
“Questa iniziativa – dichiara Enzo Garaboldi, segretario generale della Filt Cgil di Mantova – si è resa necessaria per cercare di mettere un freno alle aggressioni subite dal personale ferroviario. Questo vuole essere un appello ad abbassare i toni e a riportare il tutto a un livello di civiltà, sempre più assente. Le aggressioni nei confronti del personale front-line sono un serio problema sociale, del quale lo Stato, le Istituzioni e le Aziende devono farsi carico”. L’iniziativa si concluderà il 4 febbraio.