Sciopero generale: in tremila in piazza a Mantova, alte le adesioni nelle aziende del territorio

MANTOVA – “Stanchi di pagare per tutti, cambiamo la manovra ingiusta e diamo un futuro ai giovani e all’Italia”. Questo lo striscione che venerdì 29 novembre ha aperto il corteo tenutosi a Mantova a sostegno dello sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil contro la manovra finanziaria licenziata dal governo. Uno striscione che sintetizza i temi della protesta.

Un corteo che è partito da piazzale Gramsci e ha raggiunto piazza Martiri di Belfiore che si è colorata di circa tremila persone tinte di rosso e di blu. A sfilare migliaia di lavoratrici e lavoratori di tutte le categorie. Dal palco sono intervenuti il segretario della Uil Fabio Caparelli, i delegati di Cgl e Uil delle categorie dei chimici, in particolare per la delicata situazione di Versalis, del mondo metalmeccanico, della scuola e dei pensionati, oltre che dei lavoratori interinali e, a chiudere, il segretario generale della Cgil di Mantova Daniele Soffiati.

Alta l’adesione allo sciopero nelle aziende mantovane.

ADESIONI. Per quanto riguarda il comparto metalmeccanico si sono registrati picchi del 100%, come alla Berman di San Benedetto Po, e buone percentuali di adesione alla Cem (85%), Marcegaglia (85%), Zanotti (80%), Donaldson (75%) e Iveco (70%). Cambiando comparti e spostandoci su commercio e servizi si è registrata un’astensione dal lavoro del 70% alla Coop Alleanza, del 90% all’Axitea Vigilanza e del 70% alla Novellini. Per il settore agroalimentare si va da punte del 100%, come al Macello Martelli di Dosolo, a percentuali alte come quella della Barilla (75%), mentre per i tessili si registra un 70% di astensione alla Lubiam. Il gruppo Dolce, per la funzione pubblica, ha visto un’astensione complessiva del 90% dei lavoratori, mentre per il trasporto pubblico locale l’astensione dal lavoro ad Apam è stata del 70%.

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