Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti, il 13 maggio manifestazione unitaria dei Sindacati a Milano. Soffiati: “dal Governo per il lavoro misure sbagliate e regressive che peggiorano condizioni dei lavoratori’

MANTOVA – Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti manifestazioni Cgil, Cisl, Uil il 13 maggio hanno organizzato la mobilitazione per il nord Italia a Milano all’Arco della Pace. Il decreto lavoro del governo, come ha ribadito anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, non ha dato le risposte attese dai Sindacati che il successo della manifestazione del 6 maggio a Bologna per il centro, si preparano a quelle del 13 a Milano per il nord e del 20 maggio a Napoli per il sud.

Da Mantova arriveranno in piazza Castello, da dove partirà il corteo diretto verso l’Arco della Pace, oltre mille persone di cui la metà della Cgil.
All’Arco della Pace il corteo arriverà intorno alle 10.30 sono previsti gli interventi di delegate e delegati, pensionate e pensionati e dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri
“Le misure adottate da questo governo – spiega il segretario generale della Cgil Mantova, Daniele Soffiati – per quanto riguarda il lavoro sono misure sbagliate, regressive che peggiorano le condizioni di lavoratrici e lavoratori. Misure che aumentano la precarietà e accrescono le condizioni di disagio dei lavoratori attraverso il ridimensionamento del reddito di cittadinanza, l’aumentata possibilità di ricorrere ai voucher e ai tempi determinati. Insomma, misure sbagliate che impoveriscono e precarizzano il nostro tessuto produttivo”.
Ecco le richieste dei Sindacati al Governo

La mobilitazione intende sostenere le richieste unitarie avanzate da CGIL, CISL e UIL e dalle Categorie nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di:
✅Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
✅Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
✅Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;
✅Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
✅Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
✅Riforma del sistema previdenziale;
✅Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.

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