MANTOVA – La vertenza della Mantua Surgelati, che coinvolge circa 600 persone e che dopo otto mesi di mobilitazione e proteste da parte di lavoratori e sindacato sta giungendo al termine con l’acquisizione da parte del colosso modenese Italpizza, la creazione sul territorio mantovano di un coordinamento carni che coinvolge tutti i delegati della filiera, la grande attenzione ai diritti dei lavoratori agricoli e il contrasto allo sfruttamento e al caporalato grazie all’attività di sindacato di strada e la richiesta di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore e non di altri che consentano alle aziende di pagare meno i lavoratori. E ancora il caro energia, la guerra in Ucraina e i salari troppo bassi che hanno ricadute sulla quotidianità delle persone con una povertà in aumento. Sono questi alcuni dei molti temi toccati ieri nel corso dell’ottavo congresso provinciale della Flai Cgil di Mantova, il sindacato che si occupa di tutelare i lavoratori occupati nel comparto agricolo e alimentare. Temi introdotti dal segretario provinciale, rieletto con 33 voti favorevoli e un astenuto, Marco Volta nella sua puntuale relazione e poi approfonditi nel corso dei vari interventi. Il congresso, tenutosi al Tesoro Living Resort di Rivalta sul Mincio, ha visto la presenza al tavolo dei relatori del segretario nazionale della Flai Giovanni Mininni, di quello regionale Alberto Semeraro, di quello provinciale Marco Volta, del segretario della Cgil Mantova Michele Orezzi.
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