Il 6 giugno lo sciopero del settore Telecomuicazioni con manifestazione a Roma. Un centinaio i lavoratori mantovani del comparto. Ecco le motivazioni

MANTOVA – Sono un centinaio i lavoratori mantovani che lavorano nel settore delle telecomunicazioni, una sessantina solo gli addetti Tim. Una platea interessata allo sciopero programmato da Slc Cgil, Fistel e Uilcom per martedì 6 giugno a Roma, in piazza Santi Apostoli.

“La situazione del settore Tlc – spiega Luca Brivio, coordinatore Tlc Slc Area Sud Lombardia – sta diventando un grande paradosso, di quelli tipicamente italiani, dove succedono le cose, non te ne capaciti, pensi che ci sarà sempre una soluzione e puntualmente accade il contrario. Il comparto destinato ad essere il traino della trasformazione digitale del Paese nella realtà vive una sofferenza enorme, immerso nel fango di ammortizzatori sociali, tagli nella contrattazione, assenza di ricambio generazionale. Il costo del lavoro è sempre il primo ad essere aggredito dalle aziende. Tim ne è il massimo esempio e le lavoratrici e i lavoratori di Mantova sono pienamente coinvolti in questo paradosso. Separazione dell’infrastruttura di rete dai servizi, con diverse entità che si creeranno, ognuna dal futuro incerto. E in Wind, Vodafone, Bt, Ericsson nell’ultimo periodo scelte che di industriale hanno nulla. I Governi si succedono senza che qualcuno gestisca davvero la trasformazione del Paese, accettano il lento declino del settore e permettono che si possa arrivare a 20000 possibili esuberi in un futuro molto vicino”.

Aggiunge Alessandra Grossi, Segretaria Slc Mantova : “il 6 giugno saremo in piazza Santi Apostoli a Roma contro queste politiche sbagliate, aziendali e governative. Garantiamo servizi e connettività a tutta Italia, anche nelle peggiori situazioni, come recentemente dimostrato tra pandemia ed alluvioni. E’ ora di un cambio di passo, verso stabilità occupazionale e futuro digitale”.

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