MANTOVA – Tutto pronto per lo sciopero generale indetto dalla Cgil per venerdì 12 dicembre per l’intera giornata di lavoro. Uno sciopero, come recita la comunicazione ufficiale della Cgil, “contro una Legge di Bilancio ingiusta”. Lo stesso giorno a Mantova è in programma un corteo che partirà da piazza dei Mille alle ore 9.30 per arrivare in piazza Martiri di Belfiore dove sono previsti gli interventi del segretario generale della Cgil di Mantova, Michele Orezzi, delle rsu della Fiom e della Flc e di un attivista Spi per arrivare alle conclusioni di Gabriele Rocchi, segretario della Cgil Lombardia con delega all’industria. In arrivo pullman da diverse zone della provincia: Viadana, Suzzara e Castiglione delle Stiviere.
Molte ed articolate le motivazioni dello sciopero proclamato per aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, dire no al riarmo e investire su sanità e istruzione, contrastare la precarietà, puntare su vere politiche industriali e del terziario, una vera riforma fiscale equa e progressiva.
“Si tratta – spiega Michele Orezzi, segretario generale della Cgil di Mantova – di una manovra Finanziaria in cui mancano le risposte che attendevano lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati. Ci troviamo di fronte a una ‘manovrina’ senza investimenti e senza risposte su pensioni, salari, con un taglio dell’Irpef che non porterà benefici alla fasce medio basse degli stipendi. Noi chiediamo una Finanziaria capace di restituire salario a lavoratrici e lavoratori e in grado di ottenere un recupero dell’inflazione che sta mangiando potere d’acquisto degli stipendi. Senza dimenticare il necessario adeguamento delle pensioni. Ma la Finanziaria non dovrebbe dimenticarsi anche di rispondere al caro affitti, alla richiesta di case, puntare su politiche abitative efficaci, e investire in sanità e scuola pubblica”. Ma la crisi sociale ed economica “è evidente – aggiunge Orezzi – anche a livello provinciale come evidenziano le molte ore di cassa integrazione richieste dalle aziende mantovane. Ma come non considerare il trentesimo mese consecutivo di calo industriale che coinvolge l’Italia e la nostra provincia. A testimoniare, poi, i problemi del nostro territorio ci sono anche la fuga dei neolaureati mantovani, sottolineata dalla ricerca di Almalaurea, il Rapporto Migrantes sugli italiani all’estero che ha evidenziato come nel 2024 altri 5mila mantovani abbiano lasciato il loro territorio. Senza dimenticare il Report della Caritas che ha reso evidente la crescente ondata di povertà, fino all’inchiesta dello Spi Cgil di Mantova sui costi delle Rsa, troppo alti per le attuali pensioni”.