Sciopero Cgil e Uil riuscito: in duemila manifestano in piazza Martiri di Belfiore. Adesioni molto alte: 100% alla Comer, 95% alla Bondioli e Pavesi, 90 % alla Corneliani, boom di astensioni nei macelli

MANTOVA – Erano in duemila venerdì mattina in piazza Martiri di Belfiore a Mantova per protestare contro la manovra economica del governo. Duemila persone fra lavoratori, pensionati, giovani che hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Cgil e Uil nell’ambito dello sciopero nazionale di 8 ore previsto oggi in tutto il Nord Italia con declinazioni locali.

Soddisfatti i Sindacati che parlano di un’adesione molto alta allo sciopero in diverse realtà produttive del territorio.

Questi i numeri dell’astensione nel mantovano
Settore metalmeccanico: adesioni allo sciopero anche del 100% come alla Comer di Suzzara, del 95% alla Bondioli e Pavesi, dell’85% alla Zanotti e alla Marcegaglia.
Comparto tessile: adesioni del 90% alla Corneliani e del 75% alla Lubiam.
Altissima l’adesione allo sciopero nei macelli che in alcuni casi ha significato blocco delle lavorazioni: Martelli oltre 92%, Ghinzelli oltre 90% così come Mec Carni, mentre alla Levoni braccia incrociate per l’85% dei lavoratori. Grande adesione alla Mantua.It (gruppo Italpizza) di Castelbelforte con solo 2 linee funzionanti su 8 e, sottolineano dalla Flai Cgil di Mantova, “si tratta della prima volta nella storia dell’azienda”.

Il lungo e rumoroso corteo della Cgil è partito con striscioni, cori e bandiere alle 9.30 da piazzale Gramsci con in testa lo striscione dedicato alle donne vittime di violenza. Intorno alle 10 il serpentone ha raggiunto piazza Martiri di Belfiore dove erano già presenti i lavoratori aderenti alla Uil. Un colpo d’occhio davvero notevole quello della piazza, con un’onda rossa e blu che non si vedeva da tempo a Mantova per una manifestazione sindacale.

“Vogliamo ribadire al governo – ha detto Fabio Caparelli coordinatore Uil di Mantova – che il sindacato non ha paura degli attacchi di cui è bersaglio in questi giorni. La risposta di questa piazza è straordinaria e non va ignorata. I lavoratori chiedono più risorse, i pensionati pensioni più alte, i giovani un futuro. Noi siamo in mezzo a loro tutti i giorni e per loro ci battiamo e continueremo a farlo. Il governo ci ascolti e cambi questa manovra economica”.

Daniele Soffiati, segretario generale della Cgil di Mantova, ha sottolineato come questa manovra economica del governo non vada nella giusta direzione perché “non c’è nessun intervento concreto per migliorare la vita e il lavoro delle donne: solo propaganda patriarcale e regressiva”. Portano avanti una riforma fiscale che tassa più i salari e le pensioni che le rendite, i grandi patrimoni e i redditi alti o altissimi, e non fanno nulla per contrastare – anzi incentivano – l’evasione fiscale. Non investono in salute e sicurezza e non ci sono politiche industriali e di investimento. Questo è un governo che guarda indietro, anziché guardare avanti”.

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