MANTOVA – Piano di transizione Eni sulla chimica di base, la Cgil lancia l’allarme: “Migliaia di posti di lavoro a rischio anche a Mantova. Così condannano l’industria italiana al declino”.
La Cgil è molto preoccupata per le conseguenze che avrà il piano di transizione di Eni/Versalis sulla chimica. Un piano che rischia di far scomparire la chimica di base nel nostro Paese con pesanti ricadute sui lavoratori impiegati nei diversi stabilimenti italiani di Eni e su tutto l’indotto che ne consegue.
Fra questi ci sono anche i circa 4500 lavoratori del sito di Mantova. La Cgil è in prima linea per cercare di contrastare questo piano e sta coinvolgendo i lavoratori rendendoli partecipi dello sviluppo della situazione.
A tal proposito sono previste una serie di azioni illustrate questa mattina in conferenza stampa dal segretario generale della Cgil di Mantova, Michele Orezzi, dal segretario confederale Mauro Mantovanelli e da dai segretari che rappresentano i lavoratori delle categorie coinvolte dalle conseguenze del piano: Andrea Loddi per la Filctem, Marco Massari per la Fiom, David Gabbrielli per la Filcams, Sandro Anteini per a Filt e Sara Adami per la Fillea.
Il primo step previsto è l’assemblea sindacale di sito prevista per il 29 gennaio dalle 15 alle 17 nella mensa Versalis di Mantova aperta a tutte le lavoratrici e lavoratori ai quali si chiede la massima partecipazione.
Il 7 febbraio è previsto un tavolo nella sede della Provincia di Mantova con l’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi, mentre il 20 febbraio, ma la data non è ancora certissima, è in programma un incontro con le parti sociali nella sede del Mimit (ministero delle imprese e del made in Italy).