MANTOVA – Oltre duemila persone hanno preso parte questa mattina alla manifestazione della Cgil organizzata nell’ambito dello sciopero per l’intera giornata contro la Finanziaria del governo. Un corteo che è partito da piazza dei Mille ed ha raggiunto piazza Martiri dove si sono susseguiti gli interventi di Michele Orezzi segretario generale della Cgil di Mantova, Roberto Bottoni (Rsu Belleli), Gabriella Zucchelli (attivista Spi Cgil Mantova), Gabriele Merli (rsu ic Volta Mantovana) e Gabriele Rocchi (Segretario di Cgil Lombardia).
Ottime le adesioni allo sciopero che arrivano dalle principali aziende del territorio. Per il settore metalmeccanico segnaliamo Bondioli e Pavesi con il 90%, Marcegaglia con l’80% e Cem con l’85%; per il tessile Corneliani e Lubiam con il 75%, per il comparto alimentare il macelli Martelli segna il 100% di adesioni, Hill’s chiuso e la Barilla con il 50% di adesioni al mattino e linee ferme
“Si tratta – ha spiegato Michele Orezzi dal palco – di una manovra Finanziaria in cui mancano le risposte che attendevano lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati. Ci troviamo di fronte a una ‘manovrina’ senza investimenti e senza risposte su pensioni, salari, con un taglio dell’Irpef che non porterà benefici alla fasce medio basse degli stipendi. Noi chiediamo una Finanziaria capace di restituire salario a lavoratrici e lavoratori e in grado di ottenere un recupero dell’inflazione che sta mangiando potere d’acquisto degli stipendi. Senza dimenticare il necessario adeguamento delle pensioni. Ma la Finanziaria non dovrebbe dimenticarsi anche di rispondere al caro affitti, alla richiesta di case, puntare su politiche abitative efficaci, e investire in sanità e scuola pubblica”.
“Ma la crisi sociale ed economica è evidente – ha aggiunto Orezzi – anche a livello provinciale come evidenziano le molte ore di cassa integrazione richieste dalle aziende mantovane. Ma come non considerare il trentesimo mese consecutivo di calo industriale che coinvolge l’Italia e la nostra provincia. A testimoniare, poi, i problemi del nostro territorio ci sono anche la fuga dei neolaureati mantovani, sottolineata dalla ricerca di Almalaurea, il Rapporto Migrantes sugli italiani all’estero che ha evidenziato come nel 2024 altri 5mila mantovani abbiano lasciato il loro territorio. Senza dimenticare il Report della Caritas che ha reso evidente la crescente ondata di povertà, fino all’inchiesta dello Spi Cgil di Mantova sui costi delle Rsa, troppo alti per le attuali pensioni”.