Oltre 1500 assunzioni in meno in provincia di Mantova nel 2023 e il 78% con contratti “flessibili”. Ecco i dati dell’analisi Cgil Mantova

MANTOVA – Disoccupazione in calo, aziende che cercano lavoratori e non li trovano, contratti a tempo indeterminato che aumentano. Le notizie di questi giorni sembrano evidenziare alcuni segnali di ripresa dell’economia nazionale. I dati però, secondo la Cgil di Mantova, vanno analizzati con attenzione e non appaiono rosei, sia a livello nazionale che provinciale.

Di fatto la crescita non è da attribuire a nuovi ingressi, ma alla mancata uscita dal mercato del lavoro o da uscite ritardate, frutto delle riforme pensionistiche approvate che stanno facendo sentire adesso i loro effetti”, spiega Daniele Soffiati. “La legge Fornero – sottolinea il segretario generale della Cgil di Mantova – trattiene di più le persone al lavoro, allungandone la vita professionale e facendone slittare l’uscita. Particolarmente significativa è un’evidenza, a livello nazionale: la percentuale degli occupati nella fascia d’età 50-64 anni è salita negli ultimi sedici anni di 18 punti, dal 46% del 2007 al 64% del 2023. L’occupazione dei lavoratori tra i 25 e i 34 anni, oltre ad essere prevalentemente precaria, è invece calata dal 70,7 per cento del 2007 al 68,4 per cento del 2023, quindi 2,3 punti sotto”. A tal proposito in provincia di Mantova notiamo che gli avviamenti dei lavoratori di età compresa fra i 60 e i 64 anni (che abitano a Mantova e lavorano in provincia di Mantova) sono più che raddoppiati passando dagli 852 del 2015 ai 1899 del 2023 rispettivamente il 2 e il 4% sul totale degli avviamenti con le stesse caratteristiche. Numeri che salgono se consideriamo i lavoratori che abitano in provincia di Mantova e lavorano in Lombardia (1330 nel 2015 e 2903 nel 2023 con percentuali sul totale degli avviamenti con le stesse caratteristiche sempre del 2 e del 4 %).

Analizzando i dati sull’occupazione provinciale degli ultimi tre anni, forniti dal sistema informativo statistico del mercato del lavoro di Regione Lombardia, la Cgil di Mantova sottolinea un calo degli avviamenti del 2,3% nel 2023 rispetto al 2022 e una caratterizzazione precaria dell’occupazione, come conferma un 78% di avviamenti riconducibili all’ambito della flessibilità (contratti a tempo determinato, somministrazione e progetto), mentre sono in calo, nel 2023 sempre rispetto al 2022, i contratti a tempo indeterminato (-4,1%).

Nel dettaglio vediamo che nel 2023 sono stati 65860 gli avviamenti contro i 67411 del 2022 e i 63370 del 2021, anno quest’ultimo fortemente influenzato dalla pandemia. Quindi, rispetto al 2022, nel 2023 in provincia di Mantova si sono registrate 1551 assunzioni in meno. Diminuiscono, ma meno, anche le cessazioni nel 2023 rispetto al 2022 (-1,6%), mentre aumentano le trasformazioni (+22,7%), sempre rispetto al 2022, così come le proroghe: +3,2%.

Per quanto riguarda le tipologie di contratto vediamo che nel 2023 le assunzioni con contratti a tempo indeterminato sono state 12464 contro le 12995 del 2022 (-4,1%) e le 12102 del 2021. Complessivamente l’area del contratti stabili (tempo indeterminato e apprendistato) nell’anno appena concluso arriva a 14657 avviamenti, il 4,2% in meno rispetto al 2022. Mentre per quanto riguarda l’area dell’instabilità (tempo determinato, somministrazione e lavori a progetto) vediamo una diminuzione più contenuta (-1,8%) che a livello numerico vuol dire 51203 contratti contro i 52119 del 2022 e i 49305 del 2021. Nello specifico i contratti a tempo determinato nel 2023 sono stati 43979 (-0,3% rispetto al 2022), mentre quelli di somministrazione sono stati 6421 (-11,9% rispetto al 2022).

Complessivamente nel 2023 il 78% degli avviamenti è stato con contratti di tipo flessibile, il 77% nel 2022 e il 78% nel 2021.

Relativamente ai settori, vediamo che il maggior numero di avviamenti nel 2023 ha riguardato il comparto commercio e servizi (40207, in calo del 2% rispetto al 2022), seguito dall’industria che perde parecchio rispetto all’anno precedente (12918, -6,2% rispetto al 2022), agricoltura (8841, -0,2%) e costruzioni (3782, +1,9% sul 2022).

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