MANTUA SURGELATI, FLAI CGIL MANTOVA: ‘PRONTI A RICORRERE AL MISE PER SBLOCCARE LA SITUAZIONE”

CASTELBELFORTE – “Viste le condizioni attuali, ci sembra difficile riaprire un tavolo provinciale che, di fatto, non ha raggiunto i propri obiettivi per la litigiosità della famiglia proprietaria della Mantua Surgelati. Per questo riteniamo sia necessario ricorrere al Ministero dello Sviluppo Economico per cercare di sbloccare una situazione di stallo sulla vendita dell’azienda che potrebbe diventare molto pericolosa per l’azienda stessa e per gli oltre 400 lavoratori. Soprattutto se non si fanno investimenti in sicurezza e organizzazione del lavoro e se si mandano diffide a potenziali acquirenti”. A dirlo è Marco Volta, segretario generale della Flai Cgil Mantova, nel corso dello sciopero di 8 ore proclamato dalla stessa Flai e dal Nidil – perché nell’azienda sono impiegati anche lavoratori somministrati – stamattina alla Mantua Surgelati con manifestazione e presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Castelbelforte. Una situazione che si protrae ormai da mesi, con litigiosità interne alla famiglia proprietaria che sta rendendo incerto il futuro della realtà industriale mantovana. “C’erano tre società interessate all’acquisto del ramo pizza dell’azienda – spiega Daniele Soffiati, segretario generale della Cgil Mantova – ma le trattative non sono andate in porto per i dissidi interni alla famiglia attualmente proprietaria della Mantua Surgelati. Questo sciopero è un primo passo di un percorso che deve portare a sbloccare la situazione che preoccupa noi come Sindacato e anche gli oltre 400 lavoratori. Siamo pronti, in tal senso, a portare questa vertenza all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico”.

Tutte ragioni urlate a gran voce dai sindacalisti alternatisi al microfono del presidio di Castelbelforte ai molti lavoratori che hanno partecipato, “nonostante sia arrivata – ha aggiunto Volta – qualche pressione a non aderire”. “Purtroppo – ha proseguito Volta – siamo tornati indietro a mesi fa, quando i due rami della famiglia proprietaria dell’azienda non si parlavano neppure e questa è forse l’ultima occasione che abbiamo per impedire che la situazione prenda una piega davvero pericolosa per l’azienda stessa e per i lavoratori che devono avere risposte in tal senso, che aspettano da mesi. Non si tratta solo del pagamento degli stipendi, ma c’è in ballo il futuro dell’azienda e, di conseguenza, quello dei lavoratori”.

Ivan Papazzoni, segretario Flai Cgil Mantova, ha evidenziato anche un altro aspetto, emerso nel corso delle ultime assemblee tenutesi in azienda: “Molti lavoratori stanno cercando di trovare alternative, soprattutto le figure più professionalizzate. Questo perché inizia a venire meno la fiducia sul futuro dell’azienda. Quindi si fa concreto anche il rischio che la Mantua Surgelati perda le figure più professionalizzate attualmente al suo interno”.

Nel corso del presidio, a sostegno dei lavoratori e delle ragioni dello sciopero, è intervenuto anche il sindaco di Castelbelforte, nonché vicepresidente della Provincia, Massimiliano Gazzani.

Erano presenti a Castelbelforte anche i lavoratori del Colorificio Freddi che appartiene alla stessa proprietà della Mantua Surgelati. Nel corso del presidio è intervenuto anche il Segretario della Filctem Cgil Mantova, Michele Orezzi, che ha confermato la riuscita dello sciopero dei lavoratori del Colorificio e ha chiesto all’azienda risposte perché è tempo di decidere se investire o vendere

Precedente

Prossimo