Il grido di Gabriella: “Negli ultimi tre anni salari e pensioni hanno perso oltre il 25% del loro potere d’acquisto…”

Sono Gabriella Zucchelli Pensionata, iscritta allo Spi CGIL ex delegata della Corneliani.

I pensionati oggi sono scesi in piazza con i lavoratori, non solo per solidarietà, ma per protestare contro la Finanziaria del Governo.

Un altra Legge di Bilancio di questa destra, profondamente ingiusta.

Negli ultimi tre anni salari e pensioni hanno perso oltre il 25% del loro potere d’acquisto.

I profitti, invece, continuano a crescere e la ricchezza si concentra nelle mani di pochi.

Le disuguaglianze si aggravano e, insieme ad esse, si diffonde un crescente abbandono sociale.

La nuova manovra economica del Governo rappresenta un ulteriore passo in questa direzione: è una legge di bilancio che spinge il Paese verso un’economia che punta principalmente al riarmo

Sanità, scuola, servizi sociali e previdenza subiscono tagli pesanti, mentre il bilancio per le spese militari aumenta.

 Ma che società è quella che non si prende cura dei propri anziani, dei malati e delle persone fragili

La leva fiscale proposta dal Governo è diventata uno strumento di propaganda, non di equità

E i tagli ricadono ancora una volta sui più deboli: persone anziane, famiglie con redditi bassi, persone fragili..

Con meno risorse destinate al sistema sanitario pubblico e alla non autosufficienza, i servizi territoriali verranno ridotti, i ticket aumenteranno, le liste d’attesa si allungheranno e le rette delle strutture residenziali, le case di riposo, diventeranno sempre più care.

Sempre più anziani, con pensioni insufficienti, resteranno soli e senza tutele.

Anche i Comuni, strangolati da bilanci sempre più esigui, potranno garantire meno trasporti, meno assistenza domiciliare, meno servizi pubblici

Mentre il governo investe nelle armi noi difendiamo le persone e denunciamo l’ennesima legge di bilancio ingiusta.

In tutto la provincia abbiamo fatto molte iniziative di volantinaggio, assemblee, presidi, sit-in e flash mob oltre ad aver portato al Prefetto di Mantova, le nostre rivendicazioni, per trasmetterle alle istituzioni.

Mobilitazioni importanti che testimoniano la forte mobilitazione delle pensionate e dei pensionati dello Spi Cgil su richieste che riteniamo importanti.

La nostra mobilitazione sta dentro lo sciopero generale della CGIL di oggi.

I pensionati sono al vostro fianco.

Al fianco dei lavoratori per respingere una manovra economica che danneggia il Paese e alimenta le disuguaglianze

Noi poniamo sul tavolo essenzialmente tre Temi.

Il primo è il rapporto tra pensioni e fisco, ovvero quello che noi chiamiamo giustizia fiscale.

Bisogna smettere definitivamente di colpire fiscalmente i pensionati e le pensionate, che sono perfino più tartassati dei lavoratori dipendenti già in grave difficoltà.

Il sistema fiscale generale che c’è adesso in Italia va riscritto con più equità e progressività.

Poi c’è sempre il problema della rivalutazione…

La rivalutazione delle pensioni deve diventare un diritto.

 Ricordiamoci che ciò che viene tolto non viene mai più restituito.

Proprio per questo noi chiediamo che la norma sulla rivalutazione scatti in automatico sempre, ogni anno.

Inoltre, torneremo anche dopo questa mobilitazione, a porre con forza il tema della situazione della Sanità

Dentro questa finanziaria le risorse che riguardano il finanziamento del sistema socio-sanitario diminuiscono.

Infine  bisogna finanziare seriamente il fondo sulla non autosufficienza.

Una questione aperta da troppo tempo, perché oggi la riforma si conferma una scatola vuota e c’è una difficoltà sempre crescente ad accedere ai diritti.

Anzi la tutela di chi non è autosufficiente rischia di non essere più un diritto, ma una concessione per una parte molto infinitesimale della popolazione.

 

Quindi per avviarmi alla conclusione,

Le nostre richieste sono chiare e da troppo tempo ignorate:

  • ⁠ ⁠Tutela del potere d’acquisto, messo a rischio dall’inflazione e da scelte politiche sbagliate.
  • ⁠ ⁠Rispetto del diritto alla pensione, che deve essere adeguata, giusta e dignitosa.
  • ⁠ ⁠Diritto alla salute, gravemente compromesso da un sistema sanitario pubblico indebolito e sottofinanziato.
  • Non Autosufficienza: va finanziata la riforma, per il diritto ad essere curati a casa propria o in luoghi di cura familiari e accoglienti

La manovra sottrae soldi ai servizi essenziali, va a colpire la dignità della sanità e del welfare per riconvertire tutte quelle risorse in armi.

In altre parole la manovra è negativa e non aiuta la crescita del Paese.

Se non ci fossero i fondi dell’ Europa del PNRR oggi saremmo ufficialmente in recessione.

C’è un’assenza totale di politiche industriale,

nessun investimento,

diventa normale il lavoro senza salario dignitoso.

Non c’è alcuna categoria che viene tutelata.

Nello specifico per le persone anziane, poi, se non si sostiene la rivalutazione delle pensioni, di fatto,  si impoverisce tutta quella generazione che nel corso degli anni ha sostenuto la crescita del Paese.

“La lotta non ha età”.

Con questo slogan i pensionati e le pensionate sono scesi in piazza e sosterremo con forza anche le ragioni dei lavoratori attivi contro la manovra economica.

Continueremo anche dopo questa giornata ad informare, protestare e rivendicare una politica economica e sociale più giusta e attenta ai bisogni dei cittadini e delle cittadine.

Perché difendere i diritti di chi ha lavorato una vita significa difendere il futuro di tutti

Meno armi e più diritti

La lotta non ha età

LOTTIAMO PER UNA SOCIETA MIGLIORE

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