Anche 600 mantovani fra i duecentomila in corteo a Roma per chiedere stipendi e pensioni più alti, più fondi per scuola e sanità e stop a una politica del riarmo

ROMA – C’erano anche oltre 600 mantovani fra le migliaia di persone che ieri hanno riempito piazza San Giovanni a Roma per la manifestazione organizzata dalla Cgil “Democrazia al lavoro”. Un lunghissimo serpentone è partito nel primissimo pomeriggio da piazza della Repubblica ed è arrivato a destinazione e alle 15 circa in piazza San Giovanni.

Un fiume di gente, di lavoratori, pensionati e tantissimi giovani che hanno voluto far sentire la loro voce per chiedere stipendi e pensioni più alti più investimenti nella scuola e nella sanità e meno risorse per le armi. Dal palco si sono susseguiti gli interventi di studenti, delegati che hanno raccontato storie di vertenze andate a buon fine e personaggi noti come il giornalista di Report Sigfrido Ranucci e il segretario generale dell’Ituc (International Trade Union Confederation), Luc Triangle .

A chiudere la giornata il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. “È una finanziaria che rischia di creare danni. Basta propaganda: stanno raccontando delle balle, delle bugie. Alla voce investimenti pubblici la cifra è zero. Senza investimenti portiamo il Paese a sbattere”, ha detto, fra le altre cose, il segretario generale della Cgil dal palco di piazza San Giovanni.

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