SAN BENEDETTO PO – Invecchiamento della popolazione, denatalità e risorse pubbliche insufficienti sono stati i temi al centro della discussione su un argomento sempre più attuale come quello della non autosufficienza, visto che nel 2040 gli over 65 rappresenteranno il 35% della popolazione e aumenteranno le famiglie mononucleari e le persone sole. Un tema al centro del convegno organizzato da Spi Cgil Mantova e Spi Lgr di Bolzano dal titolo “Non autosufficienza: il futuro tra cura e sostenibilità economica”.
Di fronte a una platea numerosa e attenta ne hanno discusso lunedì 29 settembre nell’abbazia del Polirone di San Benedetto Po in provincia di Mantova Gottfred Tappeiner docente di economia dell’Università di Innsbruck, il geriatra Renato Bottura, l’assessore al welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini, l’ex presidente dell’Inca Morena Piccinini, il segretario dello Spi Cgil Lombardia Daniele Gazzoli, i segretari dello Spi Cgil di Mantova Ferdinando Colleoni e dello Spi Lgr Bolzano Alfred Ebner e Tania Scacchetti, segretaria generale dello Spi nazionale.
“In un contesto sociale in cui aumentano i costi per far fronte alle fragilità presenti sul territorio – ha detto l’assessore al welfare del Comune di Mantova, Andrea Caprini – i trasferimenti di risorse dallo Stato e dalla Regione sono rimasti pressoché invariati.”
“Il nostro intento – ha detto Colleoni segretario dello Spi di Mantova – è quello di restituire all’anziano la centralità che merita, non solo come paziente, ma come individuo ricco di esperienza e significato. L’invecchiamento non deve essere percepito come un declino, bensì come una fase vitale e piena di possibilità. A impreziosire il nostro lavoro stiamo raccogliendo le testimonianze di donne centenarie mantovane che hanno votato per la prima volta nel ’46 e hanno votato anche al nostro ultimo referendum nel 2025. Inoltre, lo Spi di Mantova intende sostenere un progetto di “ascolto della solitudine” in fase di definizione”.