MANTOVA – Oltre mille persone hanno partecipato domenica 27 luglio alla Pastasciutta Antifascista organizzata da Arci, Cgil e Anpi a Campo Canoa. Una manifestazione di successo come evidenziano i numeri: oltre mille pastasciutte distribuite che equivalgono a 75 chili di maccheroni al burro e formaggio, ma anche vegani e gluten free. Una serata nel corso della quale gli organizzatori non hanno dimenticato di ricordare Maria Zuccati, attivista antifascista e protagonista della resistenza partigiana scomparsa nell’aprile scorso. Così come non è mancato il minuto di rumore per ricordare quello che sta subendo la popolazione palestinese a Gaza.
Nel corso della serata sono intervenuti il segretario della Cgil di Mantova, Michele Orezzi, il presidente di Arci Mantova, Mirco Dei Cas e Paola Longari, presidente di Anpi provinciale Mantova. Un momento, quello della Pastasciutta Antifascista, che nasce dalla volontà di ricordare un gesto di 82 anni fa. Il 25 luglio del 1943, alla notizia della caduta del duce votata dal Gran Consiglio del Fascismo, a Campegine, piccolo paesino emiliano, i fratelli Cervi e gli antifascisti del posto per festeggiare l’arresto di Mussolini organizzarono e distribuirono una pastasciutta collettiva sulla piazza del paese: pastasciutta burro e formaggio offerta a tutti. Come ci ha insegnato la storia, si trattò di un passaggio che, in realtà, condusse agli anni più terribili e drammatici per il nostro Paese con Mussolini che ritornò con la Repubblica di Salò, la guerra civile e tutto il resto. Un periodo che gli stessi fratelli Cervi, antifascisti e resistenti della prima ora, pagarono con la vita.